Best 10 quotes of Flavio Santi on MyQuotes

Flavio Santi

  • By Anonym
    Flavio Santi

    Ah ah!» ridacchiò Siliqua, come se l’avesse colto con le mani nel sacco. «Annata ‘94-’95… allenatore Giovanni Galeone.» Poi tutto d’un tratto si fece serio: «Così non vede un morto ammazzato dal ‘95... Ma, ispettore, cosa ha fatto in tutti questi anni, mentre l’Italia si scannava?». Furlan ci pensò su un attimo. «Be’, ho coltivato pomodori... degli splendidi pomodori.

  • By Anonym
    Flavio Santi

    Aveva gli occhi tristi di una pezzata rossa che dopo anni di onorato servizio lattifero veniva portata al macello.

  • By Anonym
    Flavio Santi

    Orfeo: – Se non fossi astemio, adesso berrei per dimenticare. Drago: – Dio in salmì, ma è proprio quello che vogliono, Orfeo. La paura. Invece noi dobbiamo restare lucidi. Si vedeva che Orfeo era un volgare consumatore di H2O. Gli era uscita una frase senza senso. In Friuli si beve per ricordare meglio, altro che dimenticare, si disse Furlan raddrizzandosi

  • By Anonym
    Flavio Santi

    Santoliquido: – Ah, Furlan, per sicurezza le farò mettere un agente in borghese di guardia a casa sua, mi dicono che ci vive anche sua madre. Drago: – Basta che mia madre non si accorga di nulla. Santoliquido: – Potrebbe spaventarsi, capisco. Drago: – No, dottore, potrebbe spaventare l’agente, non la conosce.

  • By Anonym
    Flavio Santi

    Chiesa, piazza, osteria: lo schema nucleare di ogni paese del Friuli. La chiesa per lo spirito, la piazza per il lavoro e infine l’osteria per la socialità.

  • By Anonym
    Flavio Santi

    Guarda che con il friulano si va ovunque.» La faccia della signora Vendramina non era molto convinta. «Non ci credi? Ecco un esempio. Fra un po’ semineremo i carciofi, giusto? Gli articjocs. Sai come si chiamano in inglese? Artichoke. E in francese? Artichaut. E in spagnolo? Alcachofa. E in tedesco? Artischoke. Vedi?» Era il suo asso nella manica. Ci aveva pensato mentre si vestiva. Conosceva sua madre: l’avrebbe impressionata. «Non ti basta? Ti ci metto un bel carico da undici. Restiamo sul tedesco, perché lì devo andare.» Mentre parlava si era accomodato a tavola per fare colazione. Con la mano sinistra sollevò un lembo della maglia. «La maglietta, le bluse, eh? Pari pari in tedesco: Bluse.» E adesso il gran finale gastronomico: «Quando andiamo a mangiare il prosciutto a San Daniele, andiamo sempre all’osteria Ai Bintars, no? Be’, i bintars erano gli operai che passavano l’inverno in Germania, dove “inverno” si dice appunto Winter.

  • By Anonym
    Flavio Santi

    Ho sentito la gomma svuiccare.» «Prego?» intervenne Moroder, che stava battendo il verbale al computer. «Sì, insomma fare svuic.» «… E il suddetto motociclo emetteva un suono prodotto dallo sdrucciolamento repentino della gomma posteriore sulla superficie viabile…» tradusse Moroder in clinico burocratese.

  • By Anonym
    Flavio Santi

    Nell’alimentazione dell’ispettore la polenta aveva preso il posto del pane – e non solo. Mai provato polenta e Nutella? Sublime. E polenta e maionese? E polenta e melone? E polenta all’amatriciana? Fino al gesto più estremo di tutti: intingere la polenta nel caffè.

  • By Anonym
    Flavio Santi

    Non poteva nemmeno affogare la delusione nel vino, come faceva l’allegra brigata dell’ispettore. Sì, perché lui era astemio. Non ci poteva fare proprio niente: il dolce succo di Bacco gli dava acidità, nel migliore dei casi, e nel peggiore gli regalava delle tremende fitte allo stomaco. Era così da sempre. La cosa gli aveva procurato non pochi problemi a livello d’integrazione. Se c’era un individuo da quelle parti di cui si diffidava, era proprio l’astemio. Estremamente raro, e per questo estremamente sospetto. Perché non era come tutti gli altri? Quando tutti gli altri facevano tintinnare i bicchieri, cosa ci faceva lui in disparte in un angolo? Osservava? Giudicava? Minacciava? E ancora: cosa ci faceva con tutta quell’acqua? Dava da bere alle piante? Riempiva gli umidificatori dei termosifoni?

  • By Anonym
    Flavio Santi

    Quando il ristorante diventa una tortura. Per un friulano è inconcepibile: se volete condannarlo al dolore eterno, fategli trovare un posto dove il bevi non sia libero.