Best 3 quotes of Melania G. Mazzucco on MyQuotes

Melania G. Mazzucco

  • By Anonym
    Melania G. Mazzucco

    If water could talk, there'd be some trace of all these years. It would tell of all it had taught him. How the lightest, most transparent things are heavy. How much effort it takes to contain what cannot be held; water runs through your fingers, so you find yourself empty-handed and still thirsty. But as water has no memory, no trace of his rage and loneliness will remain. He has lost those years forever.

  • By Anonym
    Melania G. Mazzucco

    Perchè il miracolo di illuminarlo lei non può compierlo. Non ha alcun potere su di lui, perchè leui non crede a niente, nemmeno all'inferno. Lui pensa che la vita non sia una punizione, ma una ricompensa. Fuggevole, ma sempre un premio che ciascunnuomo deve meritarsi. Lui crede che l'uomo abbia un grande destino e un grande destino credeva che avrebbe avuto lui stesso. Un'opera, un'opera che ancora non è scaturita da lui, ma che pure è dentro di lui come la perla in un'ostrica. L'inferno è per lui l'assenza di futuro, è questo presente nebbioso e stagnanate, è l'indebolirsi delle convinzioni, delle idee, della fiducia nella vita e più ancora nel proprio talento. L'inferno è sentir ribollire in sè un magma infuocato di ipotesi, di idee e della fiducia nella vita e non riuscire a esprimerne nessuno: vedere quelle ipotesi, idee e sentimenti oscurarsi, appassire, tramontare e dissoversi senza aver mai visto la luce. L'inferno è lo sperpero dei propri giorni, è la mediocrità della propria anima votata alla dissoluzione. L'inferno è questa inerziale assenza di tempo, è l'esilio dall'essere e dall'eternità.

  • By Anonym
    Melania G. Mazzucco

    Perchè il miracolo di illuminarlo lei non può compierlo. Non ha alcun potere su di lui, perchè lui non crede a niente, nemmeno all'inferno. Lui pensa che la vita non sia una punizione, ma una ricompensa. Fuggevole, ma sempre un premio che ciascun uomo deve meritarsi. Lui crede che l'uomo abbia un grande destino e un grande destino credeva che avrebbe avuto lui stesso. Un'opera, un'opera che ancora non è scaturita da lui, ma che pure è dentro di lui come la perla in un'ostrica. L'inferno è per lui l'assenza di futuro, è questo presente nebbioso e stagnanate, è l'indebolirsi delle convinzioni, delle idee, della fiducia nella vita e più ancora nel proprio talento. L'inferno è sentir ribollire in sè un magma infuocato di ipotesi, di idee e della fiducia nella vita e non riuscire a esprimerne nessuno: vedere quelle ipotesi, idee e sentimenti oscurarsi, appassire, tramontare e dissolversi senza aver mai visto la luce. L'inferno è lo sperpero dei propri giorni, è la mediocrità della propria anima votata alla dissoluzione. L'inferno è questa inerziale assenza di tempo, è l'esilio dall'essere e dall'eternità.