Best 3 quotes of Sara Zelda Mazzini on MyQuotes

Sara Zelda Mazzini

  • By Anonym
    Sara Zelda Mazzini

    Attorno a noi ci sono colori che prima non avevo mai notato. Il blu dei pavimenti. L’azzurro degli infissi. Il giallo ocra nelle ombre. Le sfumature viola sui soffitti, e dentro agli occhi della gente. Gli aloni verdi dei nostri destini. E le sbarre: all’improvviso sono dappertutto. Sulle porte, alle finestre, tra i nostri comuni pensieri. Il vecchio frenocomio non mi era mai sembrato tanto vivo, e presente, come da quando abbiamo ucciso il suo passato. Prima, gli echi delle sue storie erano molto più forti. Adesso, le nostre vi si sono sovrapposte. Difficile stabilire a chi appartengano le grida che si odono di notte. Mi chiedo se forse non siamo tutti connessi – noi, che restiamo, e coloro che hanno perso l’occasione per andare – nel nostro sentirci dimenticati da chi amiamo. Ma forse è solo quello che succede in ogni parte della terra. In fondo, siamo tutti prigionieri di qualcosa. Di una stanza. Di noi stessi. Non c’è peggior luogo di reclusione di un cuore abbandonato. E non c’è peggiore abbandono di quello di chi si abbandona da solo.

  • By Anonym
    Sara Zelda Mazzini

    Non ho atteso una risposta ai miei quesiti e sono rimasta seduta dov’ero, pronta ad alzarmi e ballare da sola sul brano seguente, che mi auguravo non essere un lento. In effetti, questo è forse il più grande difetto che si potrebbe imputarmi. Mi è sempre piaciuto pensarmi legata a un passato che non ho mai conosciuto, imprigionata in un tempo che non mi appartiene, ma sono solo un’esponente della mia generazione, e la mia generazione va di fretta. I lenti, a quanto pare, non li conosce più.

  • By Anonym
    Sara Zelda Mazzini

    Scusami se mi permetto, ma... come potete pensare che un uomo abbia causato un terremoto?» «Beh, tanto per cominciare, di certo non si è trattato di una donna» sentenzia risoluto Syd. «Come sarebbe a dire?» Si sporge nuovamente e sento la panca scricchiolare alla pressione del suo peso. «Vedi, mia cara» e qui mi guarda dritto in fondo agli occhi, «se fosse stato una donna, non si sarebbe accontentato di far tremare la terra.» «Ah, no?» «No.» «E cosa avrebbe fatto?» «In tal caso, avrebbe scatenato l’apocalisse intera.